martedì 6 maggio 2008

DIFFERENZIAMOCI intro...


Parte la campagna del senisaro sulla raccolta differenziata dei rifiuti, col nome di DIFFERENZIAMOCI.

L’intendo di questa campagna è quello di spiegare cosa è la raccolta differenziata a cosa serve e soprattutto quali sono i benefici che si hanno facendola, soprattutto in un area come quella del senisese dove è assolutamente assente oppure fatta malissimo.
Il senisaro avvia questo percorso inserendo articoli, foto, video e quant’altro possa servire per sensibilizzare la popolazione ad entrare in un meccanismo che il presente, ma soprattutto il futuro, ci chiede.

  • Primo punto: Discariche e riciclaggio

Per l’Italia la bocciatura è totale. Siamo al 4° posto in Europa per produzione di rifiuti urbani, dietro solo a Germania, Regno Unito e Francia e Spagna. La media annua di spazzatura pro-capite dei cittadini europei è di 527 kg l’anno, quella degli Italiani si ferma a 516 kg (decima posizione). Ma l’Italia va malissimo nel capitolo gestione rifiuti. Il 66% della nostra spazzatura finisce nelle discariche, il 19,2% viene riciclato e il resto smaltito negli inceneritori. In Italia tra il 2006 e il 2007 i rifiuti sono cresciuti dell’ 1,3% passando da 29,4 milioni di tonnellate a 29,8. Produce più immondizia il nord (13,6 milioni di tonnellate) poi il sud (9,6) e infine il centro (6,5). Ma il nord è anche virtuoso.

In fatto di riciclaggio la palma d’oro va al Veneto con una percentuale del 39,1% mentre la maglia nera è della Sardegna dove si riutilizza solo il 2,8% della spazzatura. In generale comunque è il nord (30,6%) a trainare la raccolta differenziata, quasi in linea con il dato medio il centro (14,6%), assolutamente insufficiente il sud (6%). E’ invece la Lombardia la regione che produce più spazzatura, seguita da Lazio e Campania, mentre Valle d’Aosta è quella che grava meno sul bilancio. Sono però due regioni del centro, Toscana ed Emilia Romagna, ad aver il poco invidiabile primato della produzione pro-capite. Mediamente ogni toscano ha sulla coscienza 673,1 chili di spazzatura l’anno, poco meno gli emiliani con 661,2. Nonostante ciò i termovalorizzatori e gli italiani sono due mondi ancora lontani. Solo il 31% è possibilista, il 28% non li vuole sotto casa e il 41% non si pronuncia, questo secondo un sondaggio della rivista Nuova Energia. La discarica comunque per il 60% preoccupa più del termovalorizzatore.

Dati del sosconsumatori


  • Punto secondo: Il decreto Ronchi e le 4 R

Il decreto Ronchi (decreto legislativo n.22 del 5 Febbraio 1997) è la legge emanata dallo Stato Italiano che regola la gestione dei rifiuti, in accordo con le direttive europee ed è basata sul principio delle 4 R citate dal decreto Ronchi:

"Ridurre - Riutilizzare - Riciclare - Recuperare"

-Ridurre: l’inquinamento causato da discariche e da inceneritori

-Riutilizzare: tutte le materie prime

-Riciclare e recuperare: i rifiuti in modo da poter riutilizzare quelli riutilizzabili, è quindi, uno dei sistemi più efficaci per fronteggiare l'emergenza rifiuti perché permette di ridurre il volume dei rifiuti da inviare in discarica ed anche di risparmiare materie prime ed energia.
Infine possiamo anche aggiungere a queste 4 R una quinta che è il risparmio, quello che interessa di più al consumatore, che avrà un notevole abbassamento dei costi.



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