mercoledì 10 giugno 2009

Il Tour della Monnezza Lucana




Il P.M. di Potenza H J. Woodcock ed il sostituto procuratore Laura Triassi, sulla base di precedenti indagini del P.M. Ferdinando Esposito, oggi in servizio a Milano, avrebbero intrapreso indagini in Basilicata inerenti il grosso traffico illecito di rifiuti speciali verso la Cina dai porti di Napoli e Taranto scoperto di recente. In Basilicata il traffico illegale interesserebbe alcune società ed Amministrazioni locali. Di recente, i militari del comando provinciale della guardia di finanza di Taranto, in collaborazione con funzionari della dogana, nell’ambito di controlli finalizzati al contrasto dell’illecito traffico transfrontaliero di rifiuti, hanno sequestrato circa 250mila kg. di rifiuti speciali. L’ingente quantitativo era stivato a Taranto in 10 container provenienti da una societa’ operante nello specifico settore, con destinazione finale Hong Kong. I finanzieri hanno accertato, a vario titolo, la falsa dichiarazione doganale circa la tipologia del rifiuto esportato e l’assenza delle autorizzazioni prescritte dalla vi gente normativa ambientale per le esportazioni di rifiuti speciali. Al momento due persone sono state denunciate a Taranto. Analogamente a Napoli, presso il “molo Beverello”, sono stati sequestrati containers contenenti rifiuti speciali provenienti da varie regioni italiane. Prendendo spunto da questi rinvenimenti, in Basilicata l’indagine della Procura riguardarebbe il meccanismo utilizzato per frodare gli incentivi e le premialità della raccolta differenziata. Ad insospettire gli investigatori in Basilicata vi sarebbero i dati della raccolta differenziata ed anche intercettazioni ambientali. Qualche amministratore avrebbe pianificato “a tavolino” i quantitativi di rifiuti differenziati da registrare, in accordo con i gestori privati, registrandoli come “raccolti” con lo scopo di incassare le premialità. Questo filone si inserisce in un altro portato avanti dal P.M. di Potenza, Woodcock che riguarda il business legato alla realizzazione di impianti “legali” per lo smaltimento dei rifiuti e dei termovalorizzatori anche in Basilicata.

Per visualizzare tutto l'articolo dell'OLA dove si parla dei vari sequestri avvenuti in Basilicata delle discariche cliccate qui.

Non restiamo indifferenti, tutto questo nuoce gravemente alla nostra salute e quella dei nostri figli, contaminare un territorio solo per un sporco guadagno economico è da schifosi...

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